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ENTI LOCALI 25/09/2006
Contributi per le aree rurali dalla Misura 4.11 del POR Campania 2000-2006
 Obiettivi
La misura 4.11 ha come finalità il miglioramento dei servizi all’interno delle aree rurali svantaggiate, quale fondamentale presupposto per sviluppare l’offerta dei servizi alla persona, assicurare più dignitose condizioni di vita alle popolazioni, contenere l’esodo e garantire il presidio del territorio. Ciò attraverso alcune tipologie di intervento ritenute di valore strategico, specificatamente illustrate nel Complemento di Programmazione. presente bando è riferito esclusivamente alla tipologia a) e tipologia b). La misura trova applicazione solo nelle aree di riferimento del PIAR.

 Azioni
Tipologia a)
- investimenti materiali per potenziare i servizi di trasporto nell’intento di incrementare la mobilità delle popolazioni nelle aree rurali, anche con sistemi innovativi di propulsione a bassa emissione di sostanze inquinanti, la cui esecuzione deve essere affidata ad imprese specializzate, provviste di idonea autorizzazione come previsto dalle normative vigenti, tramite procedure ad evidenza pubblica.
Tipologia b)
- investimenti materiali per la creazione di asili nido e di centri sociali.

 Potenziamento dei servizi trasporto
Il potenziamento dei servizi di trasporto dovrà essere attuato attraverso investimenti materiali (acquisto di veicoli nuovi appartenenti alla categoria M in base all’art. 47 del D.lgs. 285/92 e loro adattamento all’uso richiesto, centrali di teleprenotazione, etc.) tesi al miglioramento della mobilità della popolazione dei centri rurali verso i centri strategici di pubblico interesse dislocati in ambito locale (stazioni ferroviarie, centri sanitari e parasanitari, uffici postali, centri urbani, municipio, ecc.), nonché la creazione di servizi innovativi di trasporto a “domanda programmata”.

 Creazione di asili nido e centri sociali
La creazione di tali strutture sarà attuata nel rispetto della L.R. 48/74 e della L.R. 21/89 s.m.i. e dovrà aver luogo a mezzo di riattazione e/o rifunzionalizzazione di locali già esistenti posseduti da Comuni o soggetti privati in base ad un legittimo titolo (proprietà o affitto). Nel caso pervengano per lo stesso Comune più proposte d’intervento presentate da soggetti pubblici e privati, verrà data priorità a quelle dei soggetti pubblici.
Nell’ambito della spesa massima fissata per tali tipologie d’intervento potranno essere compresi oltre gli oneri di realizzazione degli interventi di rifunzionalizzazione o ristrutturazione dei locali, anche quelli riguardanti l’acquisto di attrezzature, materiale per giochi, animazione, hardware e software, ecc. Gli interventi dovranno obbligatoriamente rispettare le disposizioni normative in materia di eliminazione di barriere architettoniche. E’ vietato l’aumento delle volumetrie esistenti ad eccezione di quelle necessarie per l’adeguamento igienico- sanitario.
Il progetto deve prevedere soluzioni che consentono il risparmio idrico ed energetico nonché l’utilizzo di materiali ecocompatibili e/o di materiali non impermeabilizzanti le aree esterne.
I centri sociali possono essere utilizzati anche ai fini della riduzione del divario con le zone maggiormente munite di servizi, dotandoli di attrezzature di comunicazione e interazione (Internet Points, cineproiezione digitale su grande schermo, biblioteca multimediale, ludoteca, ecc.).

 Destinatari
I soggetti destinatari dell’intervento sono:
- Comunità Montane o Comuni Capofila dei Piani Sociali di Zona, per la tipologia a);
- Comuni o soggetti privati, per la tipologia b).

 Contributo
Per la realizzazione degli interventi previsti dal presente bando sono previsti solo incentivi sotto forma di contributi in conto capitale di entità fino al 100% della spesa ritenuta ammissibile per i soggetti pubblici e fino al 75% per i soggetti privati. La spesa massima ammissibile è fissata come segue:
- Tipologia a) € 160.000,00;
- Tipologia b) € 130.000,00.

 Spese ammissibili
Le spese generali per indagini preliminari, progettazione, direzione lavori, saranno riconosciute fino alla concorrenza del 12% del costo totale degli interventi strutturali e fino al 7% del costo totale degli acquisti ammessi.
Relativamente alla tipologia a) le spese generali potranno essere incrementate fino ad un massimo del 5% del costo totale degli investimenti relativamente alle spese di attivazione dei servizi. Non sono in ogni caso finanziabili le spese di personale e quelle di funzionamento delle strutture e dei servizi. L’IVA è esclusa dalle spese ammissibili quando recuperabile dal soggetto beneficiario.
La realizzazione delle opere da parte di soggetti pubblici dovrà essere effettuata nel rispetto della normativa comunitaria, nazionale e regionale vigente in materia di appalti pubblici in tema di lavori, forniture e servizi.
Ai fini della determinazione e liquidazione del contributo, in fase di accertamento parziale o finale di regolare esecuzione, saranno considerate ammissibili le spese effettivamente sostenute dal destinatario finale, entro i limiti previsti nel provvedimento di concessione, comprovate da fatture quietanzate o da documenti contabili aventi forza probante equivalente.

 Valutazione
I progetti di investimento saranno valutati sulla base di parametri riferiti a tre principali ambiti:
a) Aspetti territoriali;
b) Requisiti del soggetto richiedente (per le imprese);
c) Validità del progetto.


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