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AMBIENTE 21/06/2006
Lotta all’inquinamento: fondi per i progetti
La Commissione europea, direzione generale Ambiente, Unità protezione civile, pubblica un invito a presentare proposte rivolto all’individuazione di progetti che potrebbero essere sovvenzionati, nell’ambito del quadro comunitario di cooperazione nel settore dell’inquinamento marino dovuto a cause accidentali o intenzionali, istituito dalla decisione del Parlamento europeo e del Consiglio del 20.12.2000 (2850/2000/Ce). Questo programma comunitario valevole per il periodo 2000-2006, ha lo scopo di:
- sostenere e integrare gli sforzi degli Stati membri, nella protezione dell’ambiente marino, delle coste e della salute pubblica nei casi di inquinamento doloso o accidentale del mare;
- contribuire al miglioramento delle capacità di intervento degli Stati membri in caso di incidente;
- rafforzare le condizioni per facilitare la mutualità e la cooperazione tra gli Stati membri in questi casi;
- promuovere la cooperazione tra gli Stati membri, così da procurare la compensazione per i danni in accordo con il principio di responsabilità del Paese inquinante.
Questo programma è aperto a ogni soggetto giuridico (pubblico o privato) con sede in uno degli Stati membri dell’Unione europea, Islanda, Norvegia e Liechtenstein. I soggetti proponenti possono avvalersi della collaborazione nella realizzazione della loro proposta di altri partecipanti in partnership come soggetti beneficiari, soggetti partner, sub-appaltatori e altri co-finanziatori.

Azioni
In accordo con il programma stabilito nella decisione 2850/2000/Ce sono ammesse le seguenti azioni:
- Workshops organizzati per un numero ristretti di partecipanti (ad esempio cinquanta). Dovrebbero essere previsti partecipanti (almeno due) per ogni Stato marittimo membro, Norvegia e Islanda, con particolari conoscenze nel settore dell’inquinamento marino. Il workshop dovrebbe avere un tema specifico da esaminare sotto tutti i punti di vista e che tenga in considerazione, anche i risultati ottenuti da precedenti iniziative. Lo scopo è quello di stimolare lo scambio di esperienze tra gli esperti dei vari Paesi partecipanti;
- Corsi di Formazione organizzati per un numero limitato di partecipanti, in modo da assicurarne l’efficacia, rispettando in linea di massima il principio di due partecipanti per ciascuno dei venti Stati membri, con Norvegia e Islanda. I corsi possono essere generici o specifici, i primi dovranno essere indirizzati a personale con limitata esperienza nel campo, i secondi dovranno essere indirizzati a personale che già lavora da anni nel settore;
- Esercitazioni, intese nel confrontare i metodi, per stimolare la cooperazione tra gli Stati Membri e di sostenere i progressi e nel coordinare i servizi di emergenza nazionali.
- Progetti Pilota, rivolti al miglioramento della capacità degli Stati Membri nelle tecniche e nelle procedure di risposta e ripristino, tenendo in considerazione le capacità e gli strumenti disponibili in Europa. Questi progetti dovranno interessare la maggioranza degli Stati membri, e potranno includere progetti per l’implementazione di nuove tecnologie collegate al rischio di inquinamento marino accidentale o doloso.
Il programma incoraggia i progetti che prevedono il coinvolgimento di due o più Stati Membri e la combinazione di diverse azioni, in effetti, l’esperienza dimostra che ad es. un workshop spesso a bisogno di essere validato dai risultati di un progetto pilota a confronto con le “buone pratiche” nazionali.

Priorità
I soggetti proponenti possono inviare progetti riguardanti uno o più di ciascuno dei seguenti campi prioritari di azione:
- Valutazione globale dell’impatto ambientale dell’incidente, durante un periodo quinquennale e i progressi nell’accertamento e stima dei danni, con lo scopo di fornire linee guida, criteri e metodi di comportamento nei casi di danni per inquinamento marino;
- Valutazione della situazione attuale, in termini di risposta ai rischi di inquinamento marino accidentale a livello europeo, con lo scopo di stimolare la cooperazione tra gli Stati Membri in modo da migliorare il coordinamento in caso di emergenza;
- Risposta all’inquinamento chimico, con l’obiettivo di analizzare i metodi di intervento per recuperare e minimizzare gli effetti delle sostanze chimiche trasportate alla rinfusa o in confezionate dalle navi disperse sulla superficie marina;
- Recupero degli oli pesanti, con l’obiettivo principale di studiare i vari tipi di oli, comprendendo i più recenti oli che transitano sui mari europei;
- Monitoraggio dell’inquinamento marino e controllo attraverso sorveglianza aerea e satellitare;
- Ruolo delle Organizzazioni non governative e del volontariato nel campo dell’intervento in caso di inquinamento marino;
- Gestione delle proteste e delle rivendicazioni di diritti.

Contributo
La sovvenzione massima ottenibile per progetti riguardanti i workshop e i corsi di formazione è pari al 75 per cento, con un limite massimo di finanziamento per azione pari a 75mila euro. I costi ammessi sono spese di viaggio e soggiorno, redazione dei documenti in inglese, interpretariato in inglese e francese. Le esercitazioni sono finanziate con un contributo del 50 per cento dei costi della partecipazione degli osservatori degli altri Stati membri e per l’organizzazione di workshops, per la preparazione dell’esercitazione, per la produzione del report finale ecc. I progetti pilota, sono finanziati con un contributo pari al 50 per cento per ogni progetto entro il limite massimo di 150mila euro.

Scadenza
Le proposte devono essere inviate all'indirizzo della Commissione entro il 6 luglio 2006, per via postale oppure tramite corriere (fa fede la data di spedizione, il timbro postale o la data della ricevuta). Le proposte inoltre possono essere recapitate a mano allo specifico indirizzo indicato nella documentazione dell'invito a presentare proposte, entro le 17.00 del 6 luglio 2006 (fa fede la ricevuta datata e firmata dal funzionario responsabile).
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