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PMI 17/03/2005
D.Lgs. 185/2000 (imprese giovanili e autoimpiego)
INTRODUZIONE
L’agevolazione è rivolta a società di persone che intendono avviare una attività imprenditoriale di piccola dimensione nei settori della produzione di beni o di servizi.
A CHI SI RIVOLGE
Questa agevolazione è rivolta a persone che intendono avviare un’attività imprenditoriale di piccola dimensione in forma di società in nome collettivo, semplici e in accomandita semplice. Sono pertanto escluse le ditte individuali, le società di capitali, le cooperative, le società di fatto e le società aventi un unico socio.
Per presentare la domanda, almeno la metà dei soci deve essere in possesso dei seguenti requisiti:
• maggiore età alla data di presentazione della domanda
• non occupazione nei sei mesi precedenti la presentazione della domanda
• residenza, alla data del 1° gennaio 2000, nei territori di applicazione della normativa; in tali territori deve essere anche ubicata la sede legale, amministrativa e operativa delle iniziative
I territori per imprese giovanili e autoimpiego
L'ambito territoriale di applicazione delle misure in favore delle imprese giovanili e dell'autoimpiego, previste dal Decreto Legislativo 185/2000, comprende:
• SUD
le regioni Campania, Puglia, Basilicata, Calabria, Sicilia, Sardegna (aree ammesse alla deroga di cui all'art. 87.3.a) del Trattato UE, coincidenti con le aree cui si applica l'Obiettivo 1 dei fondi strutturali comunitari)
• CENTRO-NORD
o le aree ammesse alla deroga di cui all'art. 87.3.c) del Trattato UE;
o le aree cui si applica l'Obiettivo 2 dei fondi strutturali comunitari;
o le aree "phasing out", ammesse ad un regime di sostegno transitorio (zone che potevano beneficiare degli strumenti agevolativi previsti per gli Obiettivi 1, 2 e 5b dei fondi strutturali fino al 1999 e che non figurano nell'ambito dei nuovi obiettivi);
o le aree che presentano "rilevante squilibrio tra domanda e offerta di lavoro" individuate dal Ministero del Lavoro.
Per l'AUTOIMPIEGO le agevolazioni sono concesse, in tutti i comuni agevolati, entro il limite "de minimis".
Per le IMPRESE GIOVANILI le agevolazioni sono concesse nei limiti fissati dall'Unione Europea per i diversi territori.
Nota bene:
I territori che presentano rilevante squilibrio tra domanda ed offerta di lavoro non riportano alcuna intensità di aiuto, ma sono da considerarsi con un'intensità di aiuto pari a 15% ESL.
I soci che rispondono a questi requisiti devono detenere almeno la metà delle quote di partecipazione.

• Si considerano occupati e quindi non possono avvalersi di questa agevolazione:
o i lavoratori dipendenti (a tempo determinato e indeterminato, anche a tempo parziale)
o i titolari di contratti di lavoro a progetto, intermittente o ripartito, e i titolari di contratti residuali di collaborazione coordinata e continuativa
o i soggetti che esercitano libera professione
o i titolari di partita IVA
o gli imprenditori, familiari (nel caso di impresa familiare) e coadiutori di imprenditori
o gli artigiani.
Le società devono essere già costituite al momento della presentazione della domanda.
Attenzione: lo statuto societario deve essere conforme alle prescrizioni contenute nell'art. 12, co. 4 del D.M. 295/01 attuativo del D. Lgs. 185/00, il quale recita:
"gli statuti delle società devono contenere una clausola che non consenta atti di trasferimento di quote di partecipazione societaria che facciano venire meno le condizioni soggettive di disoccupazione e di residenza fissate all'articolo 17, commi 1 e 2, del decreto legislativo, per almeno cinque anni dalla data della deliberazione di ammissione alle agevolazioni."
ATTIVITÀ FINANZIABILI
Le iniziative possono riguardare la produzione di beni e la fornitura di servizi.

Sono ESCLUSE le attività che si riferiscono a:
• produzione, trasformazione e commercializzazione di prodotti agricoli
• trasporti (di merci o di persone oltre le 9 unità)
• commercio e, comunque, quelle relative a settori esclusi dal CIPE o da disposizioni comunitarie
L'investimento complessivo non può superare i 129.114 Euro Iva esclusa.
L’attività finanziata deve essere svolta per un periodo di almeno cinque anni a decorrere dalla data di delibera di ammissione alle agevolazioni. Per un analogo periodo di tempo deve essere mantenuta la localizzazione dell'iniziativa (sede legale, amministrativa e operativa) nei territori agevolati.
LE AGEVOLAZIONI
Le agevolazioni previste sono di due tipi:
1. agevolazioni finanziarie, per gli investimenti e per il 1° anno di gestione
2. servizi di sostegno nella fase di realizzazione e di avvio dell’iniziativa
1. Le agevolazioni finanziarie
Le agevolazioni finanziarie concedibili sono:
• per gli investimenti, un contributo a fondo perduto e un finanziamento a tasso agevolato che, complessivamente, possono arrivare a coprire il 100% degli investimenti ammissibili;
• per la gestione, un contributo a fondo perduto sulle spese relative al 1° anno di attività.
Le agevolazioni finanziarie non possono superare complessivamente il limite del “de minimis” pari a € 100.000 (Lire 193.627.000).
L’entità di ciascuna singola agevolazione non è predefinita, ma è il risultato di un calcolo che tiene conto dell’ammontare degli investimenti e delle spese di gestione nonché delle caratteristiche del finanziamento a tasso agevolato (durata, entità e tasso) che si intende richiedere. Il calcolo deve essere effettuato nel rispetto del principio che prevede che l’importo del mutuo a tasso agevolato per gli investimenti non possa essere inferiore al 50% del totale delle agevolazioni concedibili.
Il tasso di interesse del finanziamento a tasso agevolato è pari al 30% del tasso di riferimento vigente alla data di stipula del contratto di finanziamento in base alla normativa comunitaria.
Il finanziamento a tasso agevolato è restituibile in un massimo di sette anni, con rate trimestrali costanti posticipate.
Per quantificare l’entità delle agevolazioni concedibili (in corrispondenza alle specificità del proprio progetto) può essere utilizzato un apposito “foglio di calcolo”.
Le spese di investimento e di gestione considerate “ammissibili” ai fini del calcolo dell’ammontare delle agevolazioni sono:
• per l’investimento
o attrezzature, macchinari, impianti e allacciamenti;
o beni immateriali a utilità pluriennale;
o ristrutturazione di immobili, entro il limite massimo del 10% del valore degli investimenti.
• per la gestione
o materiale di consumo, semilavorati e prodotti finiti, nonché altri costi inerenti al processo produttivo;
o utenze e canoni di locazione per immobili;
o oneri finanziari(con l'esclusione degli interessi del mutuo agevolato);
o prestazioni di garanzie assicurative sui beni finanziati;
o prestazione di servizi.
Nota bene:
• La spesa per l’IVA non è ammissibile;
• Attrezzature e macchinari possono essere anche usati purchè non oggetto di precedenti agevolazioni;
• Le spese considerate ammissibili sono quelle sostenute successivamente alla data di ammissione alle agevolazioni e non alla data di presentazione della domanda;
• I beni oggetto delle agevolazioni sono vincolati all’esercizio dell’attività finanziata per un periodo minimo di cinque anni a decorrere dalla data della delibera di ammissione alle agevolazioni e, comunque, fino all’estinzione del finanziamento a tasso agevolato.
Ad Esempio:
INVESTIMENTO AMMESSO = € 40.000,00 [€ 20.000,00 MUTUO] + [€ 20.000,00 FONDO PERDUTO]
Importo rata trimestrale rimborso mutuo = € 1035.25 anni 5 tasso di riferimento 4.43%

2. I servizi di sostegno
Nella fase di realizzazione e di avvio dell'iniziativa sono previsti servizi totalmente gratuiti di assistenza tecnica e gestionale, erogati direttamente da Sviluppo Italia per un periodo massimo di un anno. I servizi hanno l'obiettivo di accompagnare il beneficiario durante l'iter di erogazione delle agevolazioni e di rafforzarne le competenze gestionali in fase di start up della iniziativa.
MODALITÀ DI EROGAZIONE
Le agevolazioni vengono erogate sulla base del contratto stipulato tra Sviluppo Italia e il beneficiario che regolamenta i tempi e le modalità di ottenimento delle stesse.
In generale è prevista l’erogazione in due soluzioni, un anticipo e un saldo.
Per quanto riguarda gli investimenti, al momento della stipula del contratto di finanziamento, è possibile richiedere un anticipo pari al 20% del totale delle agevolazioni per gli investimenti.
Il saldo sarà erogato in un’unica soluzione, una volta completati gli stessi, anche sulla base di fatture che possono essere quietanzate (pagate) successivamente all’erogazione del saldo. Gli investimenti dovranno essere realizzati entro 6 mesi dalla data di stipula del contratto di finanziamento; entro lo stesso termine dovrà essere presentata la richiesta del saldo per le relative spese, pena la revoca del finanziamento concesso. Eventuali proroghe potranno essere concesse solo in caso di gravi e documentati impedimenti.
Per quanto riguarda la gestione, è possibile richiedere un anticipo, pari al 30% delle spese previste; il saldo sarà erogato, a seguito della presentazione, da parte del beneficiario, delle fatture quietanzate.
La richiesta di rimborso delle spese di gestione del primo anno di attività dovrà essere presentata entro 18 mesi dalla data di stipula del contratto di finanziamento.
© 2005 Interazione&Innovazioni s.r.l.