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AMBIENTE 30/09/2008
Fondazione per il Sud, finanzia progetti per la tutela e valorizzazione beni ambientali 2008
Fondazione per il Sud, continua il suo percorso volto alla promozione e al rafforzamento dell’infrastrutturazione sociale del Mezzogiorno. Nel 2008 l’attenzione della Fondazione, congiuntamente alle altre linee di intervento, si rivolge alla cura e valorizzazione dei “beni comuni”, intesi sia come beni ambientali che come patrimonio storico-artistico e culturale in senso lato. La forza aggregante dei beni comuni può favorire il potenziamento del volontariato e terzo settore nel territorio, dell’interazione tra pubblico e privato sociale, delle opportunità di sviluppo locale e del senso di identità e di appartenenza dei cittadini.

Invito
La Fondazione ha pubblicato un invito con il quale chiede alle Organizzazioni del volontariato e del terzo settore e agli Organismi di Gestione dei Parchi (“Organismi di Gestione”) di promuovere la costituzione di partnership locali per la presentazione di progetti esemplari nell’ambito della “Tutela e valorizzazione dei beni ambientali”.

Interventi ammessi
Si possono presentare progetti lungo due direttrici di intervento, ossia:
a) attività di sensibilizzazione e di educazione ambientale a favore dei giovani dei comuni inclusi nei parchi e in quelli delle zone limitrofe, attraverso il coinvolgimento di organizzazioni del volontariato e del terzo settore specializzate. In questa prospettiva potrà anche essere sperimentata la formula dell’ “adozione” da parte di una scuola di un bene ambientale. Nel corso di queste iniziative potrà essere dedicato uno spazio più specifico alla formazione, ad opera di specialisti del volontariato e del terzo settore e del Corpo Forestale, di competenze in tema di prevenzione degli incendi. I giovani più interessati a questa esperienza potranno poi essere anche coinvolti in attività concrete di vigilanza antincendio nei parchi e valorizzazione dei beni ambientali, lavorando con organizzazioni del volontariato e del terzo settore specializzate alle quali potrà essere affidata dagli Organismi di Gestione l’attività di vigilanza e prevenzione nel periodo estivo.
b) attività di prevenzione degli incendi, attraverso azioni mirate a ridurre le cause e il potenziale innesco degli incendi e a mitigare i danni conseguenti, sviluppando relazioni efficaci tra gli Organismi di Gestione e le organizzazioni del volontariato e del terzo settore specializzate, anche tramite convenzioni. Particolare attenzione verrà data alla sperimentazione di formule contrattuali con soggetti abilitati, che legano una parte significativa del compenso all’efficacia dell’attività di prevenzione in termini di contenimento del numero e della estensione delle aree percorse dal fuoco.

I progetti dovranno prevedere:
a) la coesione sociale e lo sviluppo di reti relazionali tra una molteplicità di soggetti rappresentativi della realtà territoriale destinataria dell’intervento e la cooperazione efficace tra pubblico e privato sociale;
b) lo sfruttamento delle potenzialità di enti del volontariato e del terzo settore già esistenti sul territorio;
c) modalità di intervento efficaci e innovative;
d) sperimentazione di formule contrattuali, con i soggetti abilitati, che leghino una parte significativa del compenso per l’attività di prevenzione alla numerosità e alla all’estensione delle aree percorse dal fuoco;
e) azioni volte anche alla valorizzazione del territorio in termini di tradizioni produttive locali legate alle aree dei parchi (artigianato, prodotti agro-alimentari, ecc.);
f) il convolgimento di organizzazioni del volontariato e del terzo settore di produzione e di servizio;
g) il coinvolgimento di giovani con interventi di formazione non solo di tipo teorico, ma anche attraverso attività residenziali o stage “sul campo”; coinvolgano soggetti che garantiscono assoluta trasparenza e affidabilità gestionali, finanziarie ed etiche;
h) il coinvolgimento di competenze e professionalità adeguate alla realizzazione degli interventi, anche in relazione a precedenti esperienze;
i) una partecipazione equilibrata da parte di tutti i Soggetti della Partnership in coerenza con i ruoli ricoperti e il budget ipotizzato;
j) l’apporto di altre risorse (anche in natura) oltre quanto previsto nelle condizioni di ammissibilità;
k) una coerenza complessiva tra obiettivi, strategia di intervento e tempi di realizzazione;
l) la continuità delle azioni e la loro replicabilità nel tempo e nello spazio;
m) un efficiente utilizzo delle risorse nel raggiungimento dei risultati;
n) interventi volti a migliorare l’accessibilità e la fruizione dei parchi da parte di soggetti diversamente abili.

Partnership
La partnership per la presentazione della candidatura deve essere costituita da almeno cinque soggetti di cui:
1) L’Organismo di Gestione del territorio di riferimento sul quale verranno realizzati
gli interventi. Ciascun Organismo di Gestione può partecipare ad una sola partnership.
2) Almeno quattro organizzazioni del volontariato e/o del terzo settore, costituite da persone fisiche e/o enti non profit, aventi una delle seguenti forme:
(a) associazione riconosciuta;
(b) associazione non riconosciuta;
(c) cooperativa sociale;
(d) fondazione;
(e) ente ecclesiastico;
(f) consorzio, composto esclusivamente da soggetti rientranti in una o più delle categorie sopra riportate, fatta eccezione per i soci sovventori.

Risorse
Le risorse a disposizione ammontano ad un valore complessivo di 6 milioni di euro in funzione della qualità delle proposte ricevute, così distribuiti:
a) fino ad un massimo di 3 milioni di euro da destinarsi a interventi di sensibilizzazione e di educazione ambientale;
b) fino ad un massimo di 3 milioni di euro da destinarsi ad attività di prevenzione degli incendi.



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