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Internazionalizzazione delle imprese
 
  
ARTIGIANATO 30/04/2008
Fondo per l'internazionalizzazione delle imprese artigiane
È di prossima pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale un bando che prevede finanziamenti per processi di internazionalizzazione e programmi di penetrazione commerciale promossi dalle aggregazioni di imprese artigiane (almeno 3 imprese) e dai consorzi all’esportazione collegati. Il bando attua quanto previsto dalla Legge Finanziaria del 2004. La Regione Campania dispone di una quota di contributo concedibile pari a 782.985 euro.

Partecipanti
Le domande possono essere presentati dai seguenti soggetti:
1) consorzi all’esportazione, per progetti che coinvolgono almeno tre imprese artigiane, la cui ragione sociale va espressamente indicata nella domanda;
2) raggruppamenti, anche costituiti ad hoc, di almeno 3 imprese artigiane.
Le imprese interessate devono risultare operative da almeno un anno ed i raggruppamenti costituiti ad hoc dovranno procedere alla costituzione formale di una aggregazione di imprese (es. ATI, ATS) entro 30 giorni dalla data di comunicazione dell’ammissione al finanziamento. Ciascuna impresa potrà partecipare ad un solo progetto. Ciascuna azienda partecipante ai progetti deve prendere parte a tutte le iniziative proposte.

Progetti
I progetti devono illustrare in maniera chiara l’obiettivo promozionale che s’intende realizzare (es.: apertura di un nuovo mercato, azioni preliminari per investimenti produttivi, ricerca di partner commerciali, miglioramento di servizi logistici). Indicativamente, sono elencate di seguito alcune tipologie d’attività di progetto:
a) campagne di promozione all’estero (partecipazione a fiere e mostre, attività collaterali alle presenze fieristiche, azioni di comunicazione sul mercato, seminari, incontri bilaterali tra operatori);
b) missioni commerciali settoriali;
c) azioni pubblicitarie e di relazioni pubbliche intese a diffondere la conoscenza dei prodotti e/o dei marchi;
d) conferenze di commercializzazione nel territorio in cui hanno sede i raggruppamenti/distretti/filiere beneficiari, destinate ad operatori esteri;
e) studi e consulenze finalizzati alla messa in rete delle imprese proponenti, per una loro migliore promozione nei mercati esteri;
f) studi di fattibilità per investimenti commerciali o produttivi all’estero in show room, centri servizi, centri di assistenza tecnica, franchising, joint ventures;
g) analisi per l’innovazione dei processi produttivi, distributivi e logistici, in funzione della domanda internazionale;
h) formazione delle imprese artigiane in materia di marketing internazionale.
Ciascun progetto può riguardare al massimo due Paesi della stessa area geoeconomica non appartenenti alla UE.

Spese ammissibili
Tra le spese ammissibili rientrano:
• affitto di aree e allestimenti di fiere all’estero;
• materiale pubblicitario, cataloghi, brochure, inserzioni, in lingua inglese e nella lingua veicolare del luogo dell’iniziativa di pubblicità;
• spese di trasporto merci da esporre e spese assicurative;
• affitto di locali all’estero per workshop, seminari, dimostrazioni, affitto di locali in Italia e spese collegate per conferenze di commercializzazione o corsi di formazione docenze formative;
• spese di interpretariato e traduzioni;
• attività di consulenza professionale;
• allestimenti;
• studi di fattibilità;
• programmi di innovazione organizzativa.

Contributo
Il contributo previsto è pari al 50% del costo complessivo del progetto (in regime “de minimis”). L’ammontare massimo di ciascun finanziamento è pari a € 80.000, elevabile a € 100.000 nel caso di domanda presentata da almeno 5 imprese. Le domande devono essere spedite con raccomandata postale o per corriere entro 45 giorni dalla data di pubblicazione del decreto nella Gazzetta Ufficiale. Fa fede la data apposta sul timbro postale o, per l’inoltro via corriere, la data di consegna allo stesso.

Valutazione
Per la formazione della graduatoria regionale, la Regione Campania ha individuato una serie di 7 criteri , attribuendo a ciascun criterio un massimo di 15 punti sulla base dei seguenti parametri di valutazione:
1) coinvolgimento di un maggior numero di imprese facenti parte di consorzi all’esportazione collegati ad imprese artigiane o di raggruppamenti di imprese artigiane; (punteggio attribuito:minimo 3 punti incrementato di una unità per ogni ulteriore impresa artigiana coinvolta);
2) iniziative destinate alla promozione del marchio collettivo, (punteggio attribuito:15 punti se presente in maniera specifica la promozione del marchio collettivo, 0 negli altri casi);
3) progetti collegati ad iniziative già finanziate con altri fondi pubblici, (punteggio attribuito:tra 0 punti e 15 in base al grado di collegamento);
4) iniziative specificamente destinate al miglioramento della distribuzione di prodotti italiani all’estero;
5) progetti che stabilizzano la presenza delle imprese sul mercato estero prescelto;
6) progetti rivolti a filiere di imprese artigiane;
7) tipologie innovative d’intervento, (punteggio attribuito per i criteri 4),5),6) e 7)g: tra 0 e 15 in base della validità tecnico progettuale e di quella tecnico economica dei progetti presentati).

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