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Internazionalizzazione delle imprese
 
  
INTERNAZIONALIZZAZIONE 09/11/2007
A breve un bando in favore dei processi di internazionalizzazione delle imprese artigiane
Con la pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale N. 232 del 5 Ottobre 2007 il Ministero del Commercio Internazionale del Decreto 3 Agosto 2007 “Modalità di attuazione dei commi 82 e 83 dell'articolo 4 della legge 27 dicembre 2003”, n. 350, ha varato uno stanziamento di € 10 milioni in favore dell'internazionalizzazione delle imprese artigiane. La legge 24 dicembre 2003, n. 350 con le disposizioni del comma 82 dell'art. 4 va a incrementare di € 10 milioni il fondo di cui all'art. 37 della legge 25 luglio 1952, n. 949, allo scopo di agevolare i processi di internazionalizzazione ed i programmi di penetrazione commerciale promossi dalle imprese artigiane e dai consorzi all'esportazione a queste collegati.

Finalità
La misura di incentivazione mira a favorire l'internazionalizzazione delle imprese artigiane, attraverso un intervento straordinario che faciliti il superamento delle difficoltà nei mercati esteri, traendo vantaggio dall'inserimento nel sistema di interventi pubblici nazionali per l'internazionalizzazione.
Per raggiungere queste finalità si vogliono favorire processi di aggregazione dell'imprenditoria artigiana a livello nazionale. Gli interventi agevolativi, pertanto, riguarderanno esclusivamente:
a) consorzi all'esportazione collegati a imprese artigiane;
b) raggruppamenti di almeno tre imprese produttive artigiane;
c) distretti o filiere di settore.

Disposizioni generali
Per essere ammessi al contributo i progetti dovranno essere finalizzati ad avviare nuovi percorsi di internazionalizzazione di PMI artigiane e/o a realizzare piani di espansione della loro presenza in mercati esteri di interesse. I progetti dovranno strutturarsi con un piano di attivita' articolato in iniziative diverse e coordinate nel tempo, di natura promozionale, organizzativa dell'offerta e/o di investimento. Il piano di attività dovrà prevedere la combinazione di più iniziative promozionali, tra cui si indicano a titolo di esempio:
a) campagne di promozione all'estero (partecipazione a fiere e mostre, azioni di comunicazione sul mercato, seminari, incontri bilaterali tra operatori, missioni di imprenditori);
b) conferenze di commercializzazione nel territorio dei distretti/filiere/raggruppamenti beneficiari, missioni in Italia di operatori esteri;
c) studi e consulenze per la messa in rete delle imprese sul territorio, per una migliore conoscenza dei mercati esteri;
d) studi di fattibilità per la costituzione all'estero di sale espositive, collettive, punti vendita, joint ventures;
e) l'innovazione dei processi produttivi, distributivi e logistici in funzione della domanda internazionale;
f) formazione delle imprese artigiane in materia di marketing internazionale.

Il finanziamento copre il 50% del costo del progetto, fino alla misura massima che sarà definita a livello regionale.


Modalità applicative
Ciascuna regione e provincia autonoma adotta le modalita' di diffusione del presente provvedimento che riterrà opportune. Entro sessanta giorni dalla pubblicazione del decreto, il Ministero del commercio internazionale, sentite le regioni e le province autonome, emanerà il bando per la presentazione delle domande di finanziamento, che conterrà tutte le modalità, i termini e i massimali delle richieste, i parametri di valutazione, e ogni altro elemento utile.
Le regioni, le province autonome di Trento e Bolzano, le Confederazioni artigiane ed i relativi Consorzi all'esportazione svolgeranno una funzione di promozione della presente misura nei confronti dei soggetti imprenditoriali da coinvolgere, soprattutto al fine di agevolarne i processi aggregativi.
Le regioni e le province autonome cureranno le attività istruttorie relative ai progetti presentati da aggregazioni monoregionali o monoprovinciali tenendo conto dei criteri generali contenuti nel presente decreto e nel successivo bando, da svolgere sulla base di un raccordo tra i criteri generali previsti nel decreto e le visioni settoriali regionali e provinciali.

Priorità
La valutazione dei progetti, dovrà tener conto dei seguenti criteri, applicati a livello nazionale per interventi di analoga natura:
a) coinvolgimento di un maggior numero di imprese;
b) interregionalità dei soggetti imprenditoriali proponenti;
c) iniziative integrate e coordinate sul mercato prescelto, che non si limitino all'approccio commerciale di vendita dei prodotti, ma rappresentino l'avvio di effettivi "percorsi" di internazionalizzazione;
d) contenuti innovativi;
e) iniziative specificamente destinate al miglioramento della distribuzione all'estero;
f) collegamento ad iniziative già finanziate con altri strumenti di intervento pubblico.




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