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08/02/2005
Terzo Bando per l’accesso ai contributi regionali per l’esercizio associato di servizi comunali e funzioni comunali, anno 2004
Scadenza: 20 marzo 2005

Obiettivo: il bando ha come scopo quello di favorire una strategia di integrazione organizzativa fra i piccoli comuni e perseguire, attraverso la promozione di servizi comunali in gestione integrata, una maggiore efficienza nella fornitura dei servizi ed una maggiore efficacia nella realizzazione di alcune politiche. In modo da contribuire ad una logica di sviluppo coerente con i sempre maggiori compiti attributi dal principio di sussidiarietà verticale e con il processo di unificazione ed integrazione europea. Attraverso la creazione di questa rete di gestione integrata dei servizi, si vuole consentire alle piccole municipalità di soddisfare i bisogni dell’utenza puntando allo svolgimento di produzione di beni ed attività che favoriscano forme di sviluppo economico e civile delle comunità locali. L’assessorato agli Enti Locali della Regione Campania ha previsto anche la creazione di una task force, costituita da esperti con funzioni di ”promozione e guida” sul territorio per l’attuazione dell’associazionismo tra piccole realtà comunali.
Il bando individua in quattro ambiti le priorità strategiche a cui le realtà comunali dovranno fare riferimento per accedere ai fondi, esse sono:
1) pianificazione territoriale e ambientale, tutela ambientale;
2) sviluppo endogeno e promozione del territorio;
3) coesione sociale e inclusione lavorativa;
4) decentramento, sussidiarietà verticale e innovazione organizzativa, amministrativa e tecnologica.
Ferma restando l’autonomia amministrativa dei Comuni a concorrere, negli obiettivi di questo bando, alla formazione e partecipazione a sistemi territoriali di sviluppo maggiormente competitivi, si indica nelle Linee Guida per la pianificazione territoriale regionale, approvate con delibera n° 4459 del 30/09/2002 BURC del 24/12/2002, il quadro di riferimento prioritario a cui richiamarsi nella formulazione dei progetti candidati a finanziamento.
Saranno infatti considerati prioritari, in termini di valutazione, i progetti in cui si registri la coincidenza territoriale con i Sistemi territoriali di sviluppo previsti dalle Linee Guida di cui sopra.
Ulteriore elemento di priorità è individuato nello sviluppo di collaborazione con Comuni aventi oltre 20mila abitanti, esclusi i capoluoghi di provincia.

Beneficiari: possono avvantaggiarsi dell’agevolazione solo quei Comuni della Regione Campania che al 31/12/2003, avevano una popolazione inferiore ai 10mila abitanti, che intendono realizzare forme di partecipazioni associative stabili di cooperazione e collaborazione negli ambiti di intervento sopra indicati:
1. le Convenzioni;
2. i Consorzi;
3. le Unioni di Comuni.
Le Comunità Montane o Isolane possono delegare questi Enti a presentare richiesta di contributo, nella misura in cui siano delegate dal 70% dei Comuni partecipanti.

Fondi (2,2 milioni di €): la parte cofinanziata dalla Regione Campania è pari al 50% del progetto entro un massimale di spesa pari a € 156.927,00. Il 60% del contributo viene erogato entro il ventesimo giorno successivo all’approvazione del progetto e dall’invio della documentazione integrativa. Un altro 20%, è erogato entro il ventesimo giorno dalla ricezione dell’avvenuta attivazione dei servizi oggetti della proposta. La restante parte è attribuita solo dopo aver presentato una relazione sui risultati raggiunti dal progetto associativo. La domanda deve essere formulata secondo quanto previsto dal bando, e firmata congiuntamente dai legali rappresentanti dei Comuni , o dal Sindaco Legale rappresentante del Comune capofila delegato, o dal Presidente della Comunità Montana o Isolana delegata, che tra l’altro deve contenere:
a) dichiarazione di impegno a gestire per almeno per tre anni l’esercizio associato delle funzioni e servizi previsti nella proposta progettuale;
b) la indicazione del Sistema territoriale locale di appartenenza;
c) la proposta progettuale;
d) la dichiarazione di impegno a garantire la copertura del 50% del costo complessivo del progetto con fondi propri di bilancio;
e) indirizzo dell’ente cui vanno inviate le comunicazioni regionali attinenti al bando;
f) dichiarazione di non aver partecipato a più di una forma associativa per la stessa funzione o servizio, pena la non ammissione alla valutazione della proposta dell’intera forma associativa;
g) dichiarazione di non avere ottenuto finanziamenti per la gestione dei medesimi servizi in forma associata ai sensi dei precedenti bandi 2002 e 2003.
Entro e non oltre il 60° giorno successivo all’approvazione della graduatoria, i soggetti partecipanti o il delegato devono trasmettere al Settore Rapporti con le Province, Comuni e Comunità Montane della Regione Campania, la seguente documentazione:
1. Per le Convenzioni (art. 30 del d.lgs. n. 267\2000):
a) le delibere degli organi consiliari adottate da ciascun Comune appartenente alla forma associativa di presa d’atto dell’assegnazione del contributo e di approvazione della relativa convenzione;
b) la convenzione, sottoscritta dai rappresentanti legali di ciascun Comune della Convenzione, contenente la durata della gestione associata, le modalità di consultazione tra gli enti convenzionati, i rapporti patrimoniali e finanziari, i reciproci obblighi e garanzie.
2. Per i Consorzi (art. 31 del d.lgs. n. 267\2000):
a) le delibere degli organi consiliari adottate da ciascun Comune appartenente alla forma associativa di presa d’atto dell’assegnazione del contributo e di approvazione della relativa convenzione e statuto;
b) la convenzione, sottoscritta dai rappresentanti legali di ciascun Comune consorziato e lo statuto;
3. Per le Unioni di Comuni (art. 32 del d.lgs. n. 267\2000):
a) le delibere degli organi consiliari adottate da ciascun Comune appartenente alla forma associativa di presa d’atto dell’assegnazione del contributo e di approvazione del relativo atto costitutivo e statuto;
b) l’atto costitutivo sottoscritto dai rappresentanti legali di ciascun Comune e lo statuto.
4. In caso di delega alla Comunità Montana o Isolana:
a) le delibere degli organi consiliari adottate da almeno il 70% dei Comuni appartenenti alla stessa di conferimento dei servizi o delle funzioni di cui alla proposta progettuale, con il contenuto di cui alla legge 6/98 (art.12, comma 5)
b) la delibera della Comunità Montana o Isolana di presa d’atto dell’assegnazione del contributo; Giunta Regionale della Campania Le delibere di cui alla lettera a) dei punti 1.,2.e 3. e di cui alla lettera b) del punto 4. di cui sopra dovranno, inoltre, riportare :
1. l’indicazione del dirigente, o del Responsabile di servizio, o del Segretario, o comunque di un responsabile del procedimento, cui è affidata la responsabilità dell’attuazione del progetto;
2. l’individuazione del Comune, o della Comunità Montana in caso di delega da parte di almeno il 70% dei Comuni appartenenti alla stessa, cui va versato il contributo regionale, con l’indicazione del numero e dell’intestazione di conto corrente e del codice fiscale;
3. l’impegno a gestire per almeno un triennio l’esercizio associato delle funzioni e servizi risultanti dal progetto.
4. l’indicazione dello stanziamento di bilancio con il n. di intervento corrispondente, pari alla somma a carico degli enti beneficiari. In caso di Comunità Montana o Isolana delegata l’indicazione di cui sopra potrà riguardare o il bilancio di tutti i Comuni deleganti o il bilancio della Comunità, ciò a seconda degli accordi finanziari intercorrenti regolati nelle deleghe.
Inoltre nel caso in cui nella proposta progettuale approvata sia prevista la previsione di Cooperazione funzionale con Comuni di medio/grandi dimensioni con oltre 20.000 abitanti e non capoluoghi di Provincia sempre coincidenti in ambiti dei Sistemi territoriali di sviluppo, ai sensi della delibera 4459 del 30/09/02, entro e non oltre 90 giorni dalla comunicazione da parte del Settore Rapporti con le Province, Comuni e Comunità montane della Regione Campania dell’avvenuta approvazione della graduatoria di cui all’articolo 5, e della approvazione del progetto con relativo riparto, il rappresentante legale della forma associativa costituita o la Comunità Montana in caso di delega da parte di almeno il 70% di tutti i Comuni appartenenti ad essa, trasmettono, a cura del responsabile dell’attuazione del progetto da loro designato, allo stesso Settore Rapporti con le Province, Comuni e Comunità montane della Regione Campania, pena la decadenza del finanziamento assegnato la seguente documentazione :

Proposta progettuale: il progetto dovrà avere ad oggetto la gestione la gestione associata di almeno due servizi o funzioni. La proposta da presentare secondo il modello prestabilito dovrà contenere i seguenti elementi:
1. forma associativa da costituire, prescelta per la gestione dei servizi o delle funzioni (non nel caso di delega alla Comunità Montana o Isolana);
2. tipologia di funzioni o servizi da gestire in forma associata, facendo riferimento esclusivamente alla classificazione contenuta nell’allegato A alla presente circolare raggiungibile a questo indirizzo http://www.interazionieinnovazioni.it/entire.asp?from=bandi&nbid=35 che rappresenta anche una indicazione circa le funzioni da prevedere e gli atti da compiere;
3. il Sistema territoriale locale di riferimento, di ciascun Comune aderente alla forma associativa;
4. l’individuazione puntuale per ciascun servizio degli specifici e concreti vantaggi perseguibili attraverso la gestione associata, espressi in termini di costi e benefici;
5. l’analisi dei punti di forza e di debolezza per ciascun servizio o funzione;
6. la definizione per ciascun servizio degli obiettivi quali-quantitativi da raggiungere e dei tempi occorrenti per realizzarli;
7. le risorse occorrenti per l’attivazione del progetto espresse in termini di risorse tecniche, umane e finanziarie;
8. descrizione analitica delle spese da sostenere per progettare, avviare e gestire l’esercizio associato di servizi nei dodici mesi dalla sua attivazione; la spesa di progettazione non deve superare il 5% dell’importo totale.

Valutazione delle proposte: il nucleo di valutazione delle proposte esamina in modo preliminare la documentazione presentata, ammettendo alla valutazione soltanto le domande presentate dagli Enti beneficiari e le proposte progettuali coerenti con gli obiettivi e i profili individuati dal Bando.
Il Nucleo avrà compiti di monitoraggio sull’andamento del progetto e sull’efficacia dello stesso, anche mediante la richiesta di reports periodici e secondo modelli e formulari predefinati.
La valutazione dei progetti sarà effettuata dal Nucleo di valutazione, con riferimento al seguente schema:

Ambito di valutazione Criterio Punteggio max
Assetto Territoriale 20/100
Coerenza dell’ambito territoriale di riferimento della proposta e gli ambiti dei Sistemi territoriali di Sviluppo ai sensi della delibera 4459 del 30/09/02 Assoluta=20 pt
Parziale=10 pt
Grado di integrazione territoriale 20/100
N° di Comuni con abitanti inferiori alle 10mila unità Da 2 a 4 = 4 pt
Da 5 a 6 = 6 pt
> a 6 = 10 pt
Cooperazione funzionale con Comuni di dimensioni con oltre 20mila abitanti e non capoluogo di Provincia sempre coincidenti in ambiti dei Sistemi territoriali di sviluppo, ai sensi della delibera 4459 del 30/09/02. Prevista=10 pt
Qualità della proposta 60/100
Continuità e coerenza funzionale con iniziative di gestione in forma associata approvate nel bando precedente ma non finanziate Assoluta=10 pt
Parziale = 5 pt
Rilevanza dei servizi rispetto ai quali si prevede la gestione associata, in termini di importanza per la comunità locale e di coerenza con le politiche territoriali, secondo le priorità previste dal Bando e le caratteristiche di ciascun servizio o funzione descritte nell’allegato 7. Elevata = 20 pt
Significativa = 15 pt
Discreta = 10 pt
Parziale = 5 pt

Sostenibilità organizzativa e gestionale della proposta Elevata = 10 pt
Parziale = 5 pt
Sostenibilità economico-finanziaria della proposta Elevata = 10 pt
Parziale = 5 pt
N. di servizi o funzioni da gestire in maniera integrata 2 = 4 pt
3 = 8 pt
> 3 = 10 pt


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