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13/04/2007
Agevolazioni, dall’Ue regole trasparenti
Il Parlamento europeo e gli Stati membri hanno raggiunto un accordo definitivo sulla riforma del sistema di gestione del bilancio dell’Unione Europea e sulla semplificazione dell’accesso ai fondi comunitari e a tutti i contributi europei.
La Commissione europea ha varato dopo mesi di lavoro, un nuovo insieme di regole finanziarie, basate su una proposta del maggio 2006 che hanno lo scopo di favorire un uso più efficiente ed efficace dei fondi europei nell’ambito del quadro finanziario previsto con la nuova programmazione 2007-2013.
Il nuovo regolamento migliora e semplifica l’accesso ai finanziamenti, riducendo inoltre gli oneri amministrativi al minimo.
Per la prima volta saranno resi noti i nomi dei beneficiari di tutti i fondi comunitari e nel rispetto di un principio di proporzionalità, le formalità amministrative saranno rese meno gravose per le Piccole e medie imprese (Pmi), le scuole, le Università, i centri di ricerca, le agenzie di sviluppo e i piccoli comuni.

Semplificazione
Tra i punti fondamentali e caratterizzanti del nuovo regolamento, approvato dalla Commissione europea, c’è la semplificazione delle procedure di accesso alle sovvenzioni e contratti di importo modesto. Il pacchetto di misure accompagnerà, una nuova generazione di programmi comunitari, per un valore complessivo di 975 milioni di euro in sette anni. La riduzione delle formalità burocratiche comporterà un accesso ai finanziamenti decisamente più semplice.
I benefici pratici, previsti sia per le sovvenzioni che per i contratti pubblici, gioveranno soprattutto a piccole e medie imprese (Pmi), scuole, università, ricercatori, agenzie di sviluppo ed enti locali.
Ecco alcune delle formalità amministrative semplificate:
- per le sovvenzioni fino a 25 mila euro sono necessari meno documenti giustificativi;
- nel caso delle sovvenzioni, il cofinanziamento in denaro potrà essere sostituito dal lavoro svolto dal personale;
- per sovvenzioni di importo inferiore a 60 mila euro, le garanzie finanziarie richieste nell’ambito del prefinanziamento potranno essere eliminate, previa valutazione del rischio finanziario;
- acquisti di importo non superiore a 60 mila euro potranno essere effettuati utilizzando le sovvenzioni e rispettando soltanto un minimo indispensabile di regole, quali il principio di buona gestione finanziaria e l’assenza di conflitti d’interessi;
- è prevista una soglia più alta (60 mila anziché 50 mila euro) per l’aggiudicazione di appalti pubblici con procedure semplificate;
- è prevista una soglia più alta per le gare di appalto di valore limitato, che permette agli enti partecipanti di produrre semplicemente una dichiarazione sull’onore al posto di complesse certificazioni attestanti l’assenza di condanne per illeciti professionali;
- semplificazioni nell’aggiudicazione di appalti pubblici nell’ambito degli aiuti esterni con soglie molto più elevate (fino a 5 milioni di euro per lavori);
- l’obbligo di provare che non esistano carichi pendenti né a livello giudiziario né a livello professione oppure la saranno ridotti al minimo;
- le procedure che regolano le sovvenzioni saranno semplificate grazie al ricorso più frequente ai pagamenti forfetari (in modo che i beneficiari non dovranno più fornire informazioni estremamente dettagliate su tutte le spese effettuate);
- l’esternalizzazione verso organismi privati di alcuni compiti minoritari, come l’organizzazione di conferenze e di viaggio per gli esperti invitati, permetterà di migliorare il rapporto costo - efficacia dei lavori;
- l’Unione europea avrà maggiore flessibilità per reagire prontamente in caso di operazioni di aiuto umanitario o di situazioni di crisi che si presentino alla fine dell’anno. In tal caso la Commissione darà una risposta immediata di fronte all’emergenza addebitando le spese al bilancio dell’anno successivo;
- semplificate le procedure di delega della gestione dei fondi Ue direttamente a organismi nazionali riconosciuti nei paesi terzi;
- per le azioni che associano più beneficiari, come le borse per gli studenti, la Commissione, potrà limitarsi a notificare l’attribuzione senza firmare un accordo formale.

Procedure
L’attuazione del processo di semplificazione si svolgerà in un ambito di piena trasparenza e di maggiore controllo in modo da tutelare al meglio gli interessi finanziari dell’Unione Europea e da garantire la massima trasparenza nell’utilizzo dei soldi dei contribuenti. In questa ottica, a partire dal 2008 gli Stati membri dovranno rendere pubblici l’identità dei beneficiari di contributi e sovvenzioni da parte dei fondi strutturali e degli aiuti esterni, mentre per quanto riguarda i sussidi agricoli l’obbligo di pubblicità si avrà a partire dall’anno 2009.
La Commissione, inoltre, intende di rafforzare ulteriormente gli strumenti di lotta alle frodi e alla corruzione in suo possesso: la banca dati centrale degli enti e delle organizzazioni esclusi da finanziamenti europei sarà condivisa tra le stesse istituzioni dell’Ue e le competenti autorità degli Stati membri.
Nuove regole sono previste anche per migliorare la rendicontazione sull’uso dei fondi del bilancio comunitario gestiti dai Paesi membri (circa il 75 per cento del totale).
È prevista l’introduzione dell’obbligo di presentazione alla Commissione di documenti di sintesi dei rapporti di audit annuali.
Queste nuove procedure sono frutto di un importante lavoro di verifica del funzionamento dei meccanismi nella prassi, mentre disposizioni più dettagliate al riguardo sono invece racchiuse nelle misure di esecuzione varate dalla Commissione europea.
Le nuove disposizioni previste dalle misure di esecuzione del regolamento modificato, saranno applicabili a partire dal primo maggio 2007.
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